17 Ragazze: maternità come sfida e affermazione di sè nell’adolescenza
17 Ragazze: maternità come sfida e affermazione di sè nell’adolescenza
a cura di A. Monti*
Nel 2008 in un liceo di Gloucester, nel Massachusetts, diciassette teen agers di quindici e sedici anni esibiscono contemporaneamente e con orgoglio il loro pancione, senza rivelare chi siano i padri. E spiegano a sbigottiti presidi, professori e genitori che l'hanno fatto "perché lo volevano fare". Una breve indagine, e le loro franche risposte, rivelarono che non soltanto esse avevano fatto il possibile per essere fecondate, ma che tra loro esisteva addirittura un patto segreto per raggiungere, possibilmente insieme e contemporaneamente, la maternità.
Di queste ragazze parla “17 Ragazze”, un film commedia del 2011 scritto e diretto da Delphine e Muriel Coulin, uscito in Italia nel 2012, anni in cui il fenomeno della maternità adolescenziale era già in netto aumento e strettamente correlato alla maturità sessuale, che oggi si acquisisce molto prima della maturità psico-sociale. Infatti sebbene l’età del matrimonio si stia spostando sempre più avanti, l’età dei primi rapporti sessuali si sta sempre più abbassando. L’età media del primo rapporto sessuale è 15/16 anni: un’età in cui gli aspetti cognitivi, emotivi e sociali non sono ancora adeguati per affrontare in modo consapevole i rischi legati alla sessualità.
La separazione tra sessualità e procreazione è concretamente favorita dalla diffusione non solo di una libertà sessuale, socialmente accettata, ma anche dalla diffusione della contraccezione. È raro, al giorno d’oggi, che la gravidanza sia semplicemente la conseguenza di un fallimento della contraccezione, sulla quale l’informazione è sufficientemente ampia, perciò la gravidanza in adolescenza è spesso interpretata come una forma di ribellione, come il desiderio di compensare un vuoto d’identità e affettività.
Quali possono essere perciò le motivazioni, soprattutto inconsce, che portano una ragazza adolescente a rimanere incinta? Gli studi più recenti sullo sviluppo cerebrale in adolescenza dimostrano che nella seconda decade della vita si verificano cambiamenti nella struttura cerebrale e nelle funzioni connesse all’inibizione delle risposte, alla calibrazione del rischio e della soddisfazione e regolazione emotiva (Toga,Thompson, Sowell, 2006, pp. 148-159).
Durante l’adolescenza si assiste ad un cambiamento di equilibrio tra le strutture frontali e quelle limbiche e ciò comporta sostanziali differenze tra il modo di agire degli adolescenti e quello degli adulti. Le capacità logiche raggiungono il livello adulto all’età di 16 anni, le capacità psicosociali, come il controllo degli impulsi, l’orientamento al futuro, o la resistenza all’influenza dei pari, continuano a svilupparsi fino alla giovinezza adulta (Steinberg, 2007). Inoltre le trasformazioni sessuali della pubertà aprono ad un nuovo mondo di esperienze e sensazioni provenienti dal corpo: una delle sfide tipiche dell’adolescenza è accettare il proprio corpo e usarlo in maniera efficace. Proprio in relazione a tale compito evolutivo, le modificazioni legate alla sfera sessuale porterebbero l’adolescente a comportamenti di precocità e promiscuità nei rapporti tanto da causare gravidanze indesiderate (Ciairano et al., 2006). A ciò si aggiunge il più grande compito dell’adolescente: la creazione di un’identità propria, autonoma ed integrata, attraverso l’allontanamento dalle figure di attaccamento, per favorire il processo di separazione-individuazione. La gestazione può perciò rispondere al desiderio adolescenziale di dimostrare che il proprio corpo è capace di funzionare come quello materno e alla soddisfazione del desiderio inconscio di separazione-individuazione dagli adulti di riferimento (Ammaniti, 2011).
La gravidanza in adolescenza sembra inoltre emergere in una fase emotiva della vita in cui forti sono le problematiche affettive riguardanti la figura materna; se da un lato sono assenti pensieri ed emozioni riguardanti il bambino e la relazione con lui, dall’altra sono presenti in modo forte e profondamente coinvolgente pensieri ed emozioni circa il rapporto con la propria madre. La gravidanza potrebbe allora essere pensata come un agito per poter ottenere un cambiamento che sottende il bisogno di essere protette, considerate e viste nei loro bisogni di cura e protezione da parte delle madri. La gestazione, sembra pertanto non solo rappresentare il segnale del bisogno di colmare una precoce deprivazione affettiva, ma anche il desiderio di un’antica fusione perduta con la figura materna che le ha precocemente spinte verso l’autonomia.
Inoltre dal punto di vista psicosomatico, emerge nelle madri adolescenti la difficoltà dello stabilirsi di un'immagine corporea a causa dei cambiamenti dovuti sia allo sviluppo puberale sia alla gravidanza e alla “doppia disorganizzazione” che questo può comportare, con effetti sul processo di individuazione che può risultare inibito o rallentato e con il rischio di una confusione a livello identitario (Grippo, 2017).
L’ecobiopsicologia nella sua ottica complessa permette al terapeuta di ampliare il suo orizzonte, perchè lo rende capace di integrare tutti gli aspetti psichici, somatici, sociali e culturali che ruotano attorno alla madre adolescente e al contesto in cui essa è inserita, sintonizzandosi con le sue dinamiche inconsce derivate da relazioni primarie alterate. Ciò permette di intervenire armonicamente sull’individuo tenendo conto dell’intera rete informativa (conscia e inconscia) che lo costituisce, basata sull’inscindibilità mente-corpo (Frigoli, 2016).
Bibliografia
Ammaniti M., Candelori C., Speranza A.M. (1997). "Dinamiche psicologiche e culturali delle gravidanze in adolescenza: indagine in un campione italiano", Psic. Inf. e Adoles., 64, 161-171
Ammaniti M. et al. (2000). Internal working models of attachment during late child- hood and early adolescence: an exploration of stability and change. Attachment and human development.
Frigoli D., Il linguaggio dell'anima. Fondamenti di ecobiopsicologia, Edizioni Magi, Roma, 2016
Steinberh L. (2007). Risk Taking in Adolescence. Association for Psychological Science, Philadelphia,Temple University
Steinberg L. (2005). Cognitive and affective development in adolescence. Trends in Cognitive Sciences, 9(2), 69-74?
Toga A.W.,Thompson P. M., Sowell E. R. (2006). Mopping brain maturation. Trends in Neurosciences, 29, 148-159.?
* Dr.ssa Alessandra Monti, Psicologa clinica, specializzata in psicoterapia ecobiopsicologica (Istituto Aneb)